Oggi vi parlo dell'ultimo libro che ho letto, o meglio del penultimo, visto che lo avevo interrotto per dedicarmi ai "frollini".
Il titolo è "Profumi perduti" e l'autrice è Charlotte Link.
Come spesso mi accade, questo è il secondo libro di una trilogia, e io immancabilmente comincio dal secondo, poi leggo il primo e poi l'ultimo, non so come mai!?
Comunque racconta una vicenda familiare nella Germania del 1938 e del dopoguerra.
I protagonisti sono molti e intrecciano le loro vicissitudini nel periodo proprio della guerra infatti sono descritti fatti storici realmente accaduti anche se il romanzo è di pura invenzione. La protagonista principale è sicuramente Felicia, giovane donna che farà carriera nell'industria, alleverà due figlie e, durante la guerra sarà coinvolta anche dalla resistenza contro il regime hitleriano. Una figlia sposerà un ufficiale delle SS, l'altra un attore sfortunato e poi si ritroverranno sole. Alla loro storia si intreccia anche quella di altri componenti della famiglia.
Quello che più mi ha colpito di questo libro, è la capacità dell'autrice di descrivere i luoghi molto particolareggiati ed è molto coinvolgente e trascinante.Se avrete l'occasione di leggerlo vi sembrerà di sentire in alcuni momenti gli odori, dai fiori che sbocciano nel giardino della residenza familiare in primavera, all'odore di neve e sangue durante la campagnia di Russia.
Consiglio di leggerlo a chi è amante di questo genere, mix di avvenimenti storici e romanzo di fantasia con amore e odio.
Dico la verità, non sono mai stata amante della storia quando andavo a scuola, ma in vecchiaia ho imparato tante cose e mi sono appasionata alla lettura di questi libri e anche di quelli che raccontano vicende realmente accadute, come "Se questo è un uomo" "Il sergente nella neve" o "La città di ghiaccio" per citarne alcuni.
Allora buona lettura per qualunque libro leggerete o state già leggendo.
ciao
RispondiEliminaa giorni mi arriverà il libro Frollini a colazione.
Ora sto leggendo un libro che ha scritto un'amica: Louis Ferdinad cèline Gatto randagio.